So che nella vita di tutti i giorni l’importante è non arrivare in ritardo. Così si da importanza a qualunque cosa si faccia o appuntamento che sia. Le donne di solito quando sono in ritardo danno la colpa al prepararsi, vestirsi, truccarsi e così via. Altre lo fanno solo per noncuranza, poche arrivano puntuali e sono coloro che, a qualunque evento o appuntamento, danno una certa importanza.
Io faccio un lavoro dove la programmazione degli appuntamenti è fondamentale, perciò se durante il giorno di impegni ne potrei prendere 6 o 7, ne prendo 5 così so che mi posso recare all’incontro con qualche minuto di anticipo. Non mi piace fare aspettare gli altri perché non piace a me aspettare.
Qualche hanno fa lavoravo insieme ad un amico titolare di una grossa impresa, ogni qualvolta mi dava appuntamento arriva sempre con un’ora di ritardo questo è durato per circa tre anni, ormai sapevo il suo atteggiamento e non me la prendevo più di tanto. Un giorno capitò che presi un appuntamento di lavoro nel mio studio molto importante per lui. Lo presi per le 10,00 e disse a lui che l’appuntamento era alle nove. Quel giorno si presentò puntuale alle 9,00 quando arrivò da me allo studio gli chiesi che ci facesse da me così presto, con un’ora di anticipo. E continuai: “Guarda che l’incontro è alle 10,00”. Egli rispose “Ma tu mi hai detto alla 9,00”. “Certo” risposi “perché tu sei sempre almeno con un’ora di ritardo!”.
“È vero, però questa volta sono puntuale”.
“Lì c’è il giornale, lo leggi e aspetti”.
Penso che arrivare puntuale a qualsiasi appuntamento sia una forma di rispetto verso l’altro. No so voi cosa ne pensate, ma per me è sempre stato e sempre sarà così. Non voglio fare come questo politico qui sotto, tutti noi abbiamo qualche scheletro nell’armadio, perciò meglio non dare modo a nessuno di scoprirlo.
L'IMPORTANZA DI ARRIVARE IN TEMPO
In Parrocchia si stava facendo una cena in onore del Padre Pasquale per i suoi 25 anni di assiduo lavoro pastorale. Un politico, membro della comunità, fu invitato a tenere un discorso. Poiché il politico tardava ad arrivare, il sacerdote decise di dire qualche parola per riempire il tempo e disse: “La prima impressione della Parrocchia l'ebbi con la prima confessione che mi toccò ascoltare. Pensai che il Vescovo mi aveva mandato in un luogo terribile perché la prima persona che si confessò mi disse che aveva rubato un televisore, che aveva rubato del denaro ai suoi genitori, che aveva rubato anche all'impresa nella quale lavorava, che aveva avuto relazioni poco pulite con la moglie del suo capo e altre donne del paese..., e che si dedicava anche al traffico e alla vendita di droga. Restai esterrefatto e impaurito... Però, con il trascorrere del tempo, ho conosciuto molta gente e ho constatato che le persone non erano tutte così. Ho visto una parrocchia di gente responsabile e con valori morali. Così ho vissuto i 25 anni più belli del mio sacerdozio”.
In quel momento arrivò il politico il quale prese la parola. Chiese scusa per essere arrivato in ritardo e cominciò a parlare dicendo: “Non dimenticherò mai il primo giorno che è arrivato il Padre nella nostra Parrocchia... io ho avuto l'onore di essere il primo che si è confessato da lui...”…
MAI ARRIVARE IN RITARDO! |